La Madonna delle scale

 

 

 

È consuetudine delle neospose, uscite di chiesa, lanciare il mazzo di fiori che avevano in mano durante la celebrazione della cerimonia, alla gente che vi ha assistito.

Narra un’antica diceria che la ragazza che raccoglierà il mazzo si sposerà entro la fine dell’anno.

È stato desiderio di mia moglie non di lanciare il mazzo alla gente ma andare fino a casa ad offrirlo alla “Madonna delle scale”: una bellissima immagine della Madonna ricavata con un bassorilievo su un pianerottolo della casa in cui c’è la mia abitazione.

Devo dire che ho accettato la cosa ma con un certo disappunto non tanto per un qualche motivo, ma perché, tra la chiesa dove mi ero sposato e la casa dove abito ci vuole circa mezz’ora di viaggio in auto (più altrettanto per arrivare al luogo dove veniva offerto il rinfresco cui evidentemente, allora, tenevo più che alla Madonna).

Se io fossi la Madonna ci sarei rimasto abbastanza male per questa preferenza così materiale, invece è bastata quest’offerta così sentita da Fernanda, mia moglie, perché Maria, somigliante nei sentimenti a Gesù e quindi al Padre, ci prendesse sotto la sua protezione.

Chi sa tutto del nostro passato può confermare.

Quando ho detto in un mistero del S. Rosario che recitiamo il giovedì che l’amore di Dio (e quindi di Maria, sua immagine umana) è esageratamente immenso, non ho fatto il minimo errore.